Io sono "il boomer" che cerca di orientarsi, tu sei l'amico giovane, che con la torcia in mano in un sentiero oscuro cerca di individuare illuminando la strada dicendomi: "non so forse è di qua, mi sembra di ricordare, non so, proviamo..." Io che la strada non la conosco proprio appoggio la mia mano sulla tua spalla e dico: "d'accordo proviamo per di qua potrebbe essere la strada giusta..."
Quindi forse una possibile via è chiedersi: che potere ho io, singolo individuo, di cambiare radicalmente uno stile di vita collettivo? Come impattare veramente su di esso? E con quali modi ci posso riuscire? Articolo bellissimo
un pensiero mio: tempo addietro (prima del covid) c'era una mia cara amica tedesca che aveva deciso di uscire da instagram e whatsapp e non aveva facebook.
quindi, ogni volta che spammavo un invito a tutti, dovevo sempre ricordarmi di lei separatamente, come se non facesse parte dello stesso gruppo di amici. Devo dire che questo ha funzionato, il mondo non si è dimenticato di lei, anzi, aveva preso altre misure per contattarla (l'email) e che facevano sì che la comunicazione fosse più qualitativa, rispetto al semplice "ciao come stai". Ogni email conteneva di fatto qualcosa, un informazione e un racconto, e anche un aggiornamento sulla vita di ognuno. Ma la cosa più importante era che prima di scriverle, dovevo pensare. Pensare alla persona, cosa e come scrivere, e il messaggio diventava una sorta di saggio, l'attesa di giorni della risposta. Proprio come una lettera che si inviava prima dell'avvento della tecnologia.
Oggi, non pensiamo, oggi "spammiamo", inviando reels, mandando sticker, la comunicazione ha perso di qualità, ed è aumentata in quantità.
Io sono "il boomer" che cerca di orientarsi, tu sei l'amico giovane, che con la torcia in mano in un sentiero oscuro cerca di individuare illuminando la strada dicendomi: "non so forse è di qua, mi sembra di ricordare, non so, proviamo..." Io che la strada non la conosco proprio appoggio la mia mano sulla tua spalla e dico: "d'accordo proviamo per di qua potrebbe essere la strada giusta..."
Grazie mille, è un complimento bellissimo! Io ci provo, su quello garantisco :)
Grazie. Finalmente leggo un'analisi onesta e non il solito contenuto acchiappaclick perché va di moda parlare dell'uscire dai social...
Grazie! 🙏🏻
Quindi forse una possibile via è chiedersi: che potere ho io, singolo individuo, di cambiare radicalmente uno stile di vita collettivo? Come impattare veramente su di esso? E con quali modi ci posso riuscire? Articolo bellissimo
Sono domande che, credo, sia importante iniziare a farsi. Grazie mille!
un pensiero mio: tempo addietro (prima del covid) c'era una mia cara amica tedesca che aveva deciso di uscire da instagram e whatsapp e non aveva facebook.
quindi, ogni volta che spammavo un invito a tutti, dovevo sempre ricordarmi di lei separatamente, come se non facesse parte dello stesso gruppo di amici. Devo dire che questo ha funzionato, il mondo non si è dimenticato di lei, anzi, aveva preso altre misure per contattarla (l'email) e che facevano sì che la comunicazione fosse più qualitativa, rispetto al semplice "ciao come stai". Ogni email conteneva di fatto qualcosa, un informazione e un racconto, e anche un aggiornamento sulla vita di ognuno. Ma la cosa più importante era che prima di scriverle, dovevo pensare. Pensare alla persona, cosa e come scrivere, e il messaggio diventava una sorta di saggio, l'attesa di giorni della risposta. Proprio come una lettera che si inviava prima dell'avvento della tecnologia.
Oggi, non pensiamo, oggi "spammiamo", inviando reels, mandando sticker, la comunicazione ha perso di qualità, ed è aumentata in quantità.
Articolo bellissimo, grazie!
Grazie mille 🙏🏻